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@tosolini
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E' interessante notare come i sistemi tecnologici siano percepiti come dei monoliti di successo, il cui percorso è stato progettato da menti geniali sin dai suoi vagiti. E così oggi percepiamo Youtube come il dominus dei video, Android il sistema operativo per smartphone, Facebook il social, Linkedin per trovare lavoro o intraprendere rapporti lavorativi, e così via.

Ed invece le cose non stanno per nulla così, anzi vi dirò di più, tutt'ora questi monoliti si trovano di fronte a delle situazioni che potrebbero spingerli in tutt'altra direzione, in modo più o meno consapevole o provocatorio.

Qui vi chiedo quanti di voi sono a conoscenza degli inizi di molti software di successo. Prendiamo Android, inizialmente Andy Rubin lo pensò e progettò perché voleva un software flessibile per le macchine fotografiche. Manco ci pensava ai telefoni.

Image by 445693 from Pixabay

Youtube inizialmente era pensato per dei servizi video di incontri per anime gemelle. Di fare video casalinghi e poi da li trovare nuovi piccoli registi nessuno ci aveva pensato su quel "foglio bianco". Eppure i video incontri furono un flop, e quando aprirono il sito a qualunque altro argomento le cose presero un'altra piega.

Whatsapp era pensato per sapere se al telefono la persona che si intendeva chiamare fosse occupato o meno, se aveva la batteria scarica eccetera. Ma poi si accorsero che gli utenti si scambiano messaggi, il resto è storia.

Facebook voleva essere la controparte cartacea degli annuari scolastici tipici dei college americani. Nella realizzazione iniziale, chiamata Facemash, era una sorta di comparazione tra due profili simili, in cui si chiedeva di votare per uno tra quelli proposti. Solo successivamente si trasformò in un sito per mettere in contatto varie persone nei college.

Il progenitore di Instagram, Burbn serviva a gestire i meeting, ma poi i fondatori si accorsero che gli utenti si scambiano foto.

Queste sono le casistiche in cui il prodotto killer di mercato che vediamo oggi in realtà talvolta ha avuto dei percorsi del tutto casuali.

Ma ci sono anche i prodotti pensati in partenza per quel specifico settore che però rischiano di essere dirottati in corso d'opera.

Linkedin pare sia sempre più gettonato per trovare l'anima gemella. Già qualche anno fa dovettero mettere alla porta moltissimi profili femminili perché si scoprì che queste erano prostitute che agganciavano potenziali e facoltosi clienti. In tempi più recenti si è fatta avanti una app esterna che mira proprio a cercare di intercettare da Linkedin il dating.

Chi invece sta nel dating, ovvero Tinder, si trova ad avere paradossalmente problemi con utenti che sfruttano la piattaforma per vendere convegni o proporre prodotti.

Il cosiddetto utilizzo improprio pare stia andando sempre più di moda, mandando in palla i programmatori che avevano pensato tutt'altra cosa. Ma in queste vicende di sicuro vige un solo e unico dogma, quello del profitto. Per cui se Linkedin cominciasse a fare "dobloni" con il dating non ci metterebbero poi tanto a cambiare vestito e mission.

In queste giornate Steemit pare vada ad inglobarsi in Tron, fra 3-5 anni forse potremo trovarci davanti al compimento di una mutazione genetica, per cui i social e queste pagine saranno reperti archeologici digitali.