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Reato di risparmio

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@tosolini
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Non so se ricordate, ma buona parte del 2019 e anche del 2018, di quando in quando saltava fuori qualche teologo economico che ragionava su come in Italia ci siano, rispetto a tutte le altre nazioni dell'eurozona, enormi capitali fermi nei conti correnti. Addirittura il sole 24 ore, house organ dei neoliberisti, se ne usciva con articoli del tutto surreali sul fatto che gli italiani sono degli analfabeti finanziari, e che stava al Fisco "stanare" i risparmiatori.

E sì, risparmiatori, parola che nell'articolo che linko qui sopra, non compare mai. E siccome la "torta" fa gola ai mercati bisogna forzare la mano con un gioco concertato tra il governo e le banche centrali, chiaramente con la supervisione del (s)fondo monetario internazionale.

Infatti un recente articolo dell'FMI invita le banche centrali a combattere il contante in favore delle transazioni elettroniche/bancarie. In pratica bisogna eliminare il contante del tutto o quasi. Sappiamo che non è possibile prelevare più di 3000 euro per volta, tuttavia ancora non vi è nessun divieto di quanto si possa detenere.

Il discorso della lotta all'evasione di fatto sarebbe sacrosanto, e l'eliminazione del contante in favore di transazioni tracciabili ne decreterebbe la fine. Perché il denaro di fatto è un titolo al portatore che permette il disaccoppiamento tra possessore e portatore. Cioè se ho in tasca 10 euro sono mie, ma se le do ad un terzo, queste diventano sue, senza che la cessione sia stata registrata in alcun modo.

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Fino qui il concetto è lineare, e l'unica obiezione potrebbe derivare da una presunta violazione della privacy, perché nel caso della transazione elettronica o bancaria, un soggetto terzo può conoscere quel dato movimento.

Per un risparmiatore medio la cosa può risultare del tutto ininfluente, anzi a dirla tutta il passaggio elettronico/bancario è persino preferibile, perché non corro il rischio di essere derubato, di perderli e allo stesso tempo di avere sempre a disposizione il mio risparmio.

Ma tutto quanto esposto sopra funziona se i tassi di interesse sono pari a zero o superiori. L'articolo dell'FMI infatti pone l'accento che le banche centrali debbano abbassare, anche in modo considerevole i tassi di interesse addirittura sotto lo zero. Per altro stortura e forse ultima mossa di un sistema economico oramai prossimo al collasso.

In questo caso la situazione si ribalta in modo diametralmente opposto, perché il risparmiatore si trova a dover pagare, e pure parecchio, le banche per il solo fatto che hanno i tuoi soldi. Se poi il contante è diventato illegale, o comunque complicato da reperire/usare, potete già aver intuito il contorno della storia.

Infatti per poter scendere a tassi negativi è obbligatoria la messa al bando del contante, viceversa l'impianto operativo non si reggerebbe in piedi, tutti quelli che oggi hanno i soldi in banca li ritirano per proteggerli. Quello che l'FMI vuole è che la gente li spenda o li metta nelle fauci del mercato. Ed è inutile che vi dica che andrà a finire male per il risparmiatore.

Come accenno sopra, l'operazione effettuata dalle sole banche centrali non avrebbe molto senso, tuttavia se il governo emette leggi fiscali in concerto con tale manovra di fatto viene istituito in modo silente e sopraffino il reato di risparmio.