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Trading vs Steem post

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@tosolini
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Quanto vado ad esporre è da prendere con le pinze, è solo la mia esperienza e ci sono una marea di fattori soggettivi ed esterni per cui possono portare a risultati diametralmente opposti.

Di fatto tiro le somme dopo un anno di un test singolare che ho voluto fare in modo non troppo rigoroso. Però i risultati sono interessanti, o almeno per me lo sono.

A gennaio 2019 infatti prelevo dal wallet di questa piattaforma 300 Steem e li indirizzo verso un noto exchange. Sul wallet quindi rimangono circa 300 Steem e circa 600 SP. Lo scopo dell'esperimento è vedere dopo un anno come siamo messi, cioè ha più valore fare trading o scrivere post su Steemit?

Dopo un anno mi trovo con il wallet interno a 500 Steem e 903 SP, quindi la mia crescita in un anno è stata molto modesta. Va precisato che non mi sono posto dei vincoli, anche perché la vita reale di quando in quando pretende dazi sul tempo, ed in effetti ho avuto dei periodi in cui non ho scritto nulla per parecchie settimane. Aggiungiamo che la mia attività su Steemit è piuttosto "pura" nel senso che non ho tempo e modo di seguire le mille-mila vicende che si susseguono a velocità psicotica. Per cui non ho seguito le vicende di SPI eccetera. Lo stesso Steem Engine è buttato li, se non fosse per i commenti di @mad-runner o @vittoriozuccala che sparano trigger su monete che non conoscevo e mi hanno spinto ad incuriosirmi, probabilmente non avrei nemmeno aderito ai vari progetti.

Per altro, permettetemi una parentesi un po' polemica nei confronti di queste sub-monete. Molte hanno appunto dei vincoli per funzionare, ma quando vai a cercare informazioni non si trova un tubo, ti rimandano a un profilo su steemit dove ci sono mille mila post che parlano di altro e tu povero tapino ti trovi disorientato. Vabbè chiusa la parentesi.

immagine creata dall'autore

Arriviamo quindi all'altro lato della vicenda. I (miseri) 300 steem diventano altre cripto valute, e solo di quando in quando sono tornati ad essere steem. Anche qui non mi sono dato delle regole ferree, diciamo che l'impegno era di una mezz'ora per fare analisi tecnica e vedere come muovermi piazzando l'ordine nella speranza andasse a segno il giorno seguente. L'idea di base era riuscire a piazzare un +3% a settimana. Anche qui le cose sono andate un po' in modo altalenante, nel senso che ci sono state settimane in cui il guadagno era anche del 40% ma me lo perdevo quasi tutto perché esperimento per esperimento stavo esplorando alcune teorie di trading che in realtà si sono rivelate troppo complicate e poco o nulla profittevoli. Diciamo che l'impegno inizialmente era costante da entrambi i lati, poi la parte di Trading si interrompe tra giugno e luglio 2019 perché la situazione improvvisamente cambia e la tecnica che stavo utilizzando diventa poco efficiente. Magari di questo ne parlerò in un post apposito.

Quindi poco fa sono andato a fare una simulazione di conversione in Steem e come mi aspettavo, se li dovessi far rientrare nel wallet sarebbero la fortuna di ben 1500, ovvero quattro spicci.

Da una parte sono soddisfatto, partire con 300 Steem e farli fruttare sino a 1500 mi rende orgolioso. Chiaro non è tutta farina del trading, vuoi anche per le varie congiunture di prezzi che grazie alle stable coin nei momenti incasinati ti permettono una protezione e non ritrovarti come uno scemo nel roller coaster delle crypto valute.

Dall'altra però devo constatare che fare trading vale più che scrivere post su Steemit. Di fatto il trading mi ha dato un saldo di 1300 steem, mentre postare su steemit, considerando anche gli SP, (che però non andrebbero considerati) ho un saldo positivo di 500 steem/sp.

Questa cosa non mi sorprende, anzi mi rafforza l'idea che poi si estende anche al di fuori di questo contesto digitale. Anche nella vita reale, vale più "spippolare" con il mercato che spaccarsi la schiena con il lavoro vero, quello che produce ricchezza reale e tangibile, la stessa su cui i mercati ci fanno dobloni a profusione.

La stortura e l'irrazionalità della cosa sono tangibili a tutti credo, eppure le cose sono così e temo che il ritorno alla normalità sarà tutto fuorché indolore