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Lybra's wedding

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@tosolini
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Quattro mesi fa scrivevo questo post e proprio verso la fine ponevo un dubbio sul cappello di aziende che all'annuncio di Lybra erano state messe li come partner. In particolare mi aveva stupito una. Ovvero PayPal, meno Visa e Mastercard perché loro le mani nella marmellata ce l'avevano già messe, altrimenti le card di conversione delle crypto in moneta fiat non sarebbero mai potute esistere senza il loro benestare.

Come dicevo allora, e ribadisco oggi, Paypal non ha motivo di ficcarsi ora in un girone di rischi con le cripto valute e allo stesso tempo ha i mezzi per tirare su le competenze per farsi una propria moneta. E state sicuri che l'argomento è sicuramente stato attenzionato, se non addirittura hanno già in casa il prodotto.

Image by StockSnap from Pixabay

Insomma dopo quattro mesi di luna di miele c'è stato il fuggi fuggi delle varie aziende al progetto, Paypal compresa ma anche Visa e Mastercard. A me personalmente era parso tutto un po' strano già all'inizio, perché quell'annuncio e il cappello di partner messo li mi ricordava tantissimo il negozietto locale di computer, dove per darsi un tono mette come loghi le varie HP, Dell, Apple... in realtà questi sarebbero fornitori, ma poi ci si passa sopra perché se lui vende, vendono pure loro.

In genere nelle partnership di un livello più alto i comunicati stampa sono completamente diversi, si parla di chi sia l'azienda X e chi sia l'Azienda Y, di cosa hanno fatto e poi di quale sia il terreno comune su cui verte la collaborazione. Al lancio di Lybra tutto questo non è avvenuto e a me, conoscendo un po' certi settori in cui a certe cose ci tengono, era sembrato tutto molto strano. Intendiamoci, l'accordo c'era di sicuro, ma probabilmente erano quelli di Facebook ad essere più interessati che gli altri. E difatti...

Tra bordate dei vari governi, USA e Parlamento Europeo dove la moneta del social era finita sotto lo sguardo crucciato dei vari esponenti ha fatto fare dietro front ai partner che probabilmente erano li più per questioni pubblicitarie che per quelle sostanziali. Inoltre rumors dicono che sul tavolo tecnico i rapporti erano parecchio tesi anche se non è noto quale fosse il contendere.

Al momento attuale Lybra andrà avanti sostanzialmente da sola tentando di uscire con la propria versione iniziale nel giugno 2020, ma l'ambito potrebbe non essere ne facebook ne istangram, e molto probabilmente il modello a cui Marchetto ha preso ispirazione è quello dei cinesi con WeChat che di fatto è diventato uno strumento di pagamento. L'idea sicuramente è di fare una cosa simile con Whatsapp. I milioni sicuramente fioccherebbero ma con il disappunto dei governatori delle banche centrali europei e statunitensi che ben prima di giugno avranno già messo in atto manovre dissuasive. E forse non sarebbero nemmeno i soli, ecco perché le aziende di contorno se la sono svignata. Questo matrimonio non s'ha da fare, e di certo nessuno vuole stare sebbene di riflesso in una brutta diatriba.