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Ti sei fatto un piano B?

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@tosolini
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In questa fase di distrazione di massa dovuta alla "genialata" di Salvini, dietro le linee mediatiche gli impicci degli "amici" tedeschi e francesi si fanno più pressanti. E dai vari indici di mercato d'oltre oceano oramai ci dicono in modo più che palese che siamo alle porte della prossima crisi globale. E dai grafici comparati con le pre-crisi del passato sembra essere ben più grossa per estensione delle ultime.

In questo scenario di ipotesi possiamo piazzare dei paletti di certezza. Che l'Europa di fatto tra i vari attori rissosi, è quel tipo gracidino, esile, che se poco gli dai una spinta casca giù come un sacco di patate. L'economia tedesca è vicina alla recessione, il debito pubblico francese ha superato quello italiano. Entrambe hanno problemi con i rispettivi sistemi bancari ben più esposti del nostro. Il nuovo parlamento europeo di fatto è composto da incapaci prestanome a cui faranno dire di tutto e il contrario di tutto. E siamo ancora a menare la storia del contenimento dell'inflazione quando gli altri, quelli che stanno per menarci, hanno fatto esattamente il contrario.

Le cose stanno così, e come singoli individui non è che possiamo cambiarle. Però avere un paio di occhiali per vedere il muro che si para davanti oltre la coltre nebbiosa, in base alla velocità di cui non abbiamo controllo, possiamo per lo meno fare qualcosa prima dell'impatto. Il piano B, non quello evocato da Savona, intendo un piano B nostro.

Foto di Alexas_Fotos da Pixabay

Cosa succede se muore l'Euro. Al di là di chi sia l'esecutore materiale, che non sarebbe proprio secondario, come avevo già spiegato altre volte, il primo che esce prende il Jackpot, occorre avere un piano di uscita veloce.

In sostanza bisogna trasformare i propri risparmi in qualcosa che non sia l'Euro perché il rischio è pressapoco quello che qui dentro si è sperimentato con lo STEEM, cioè un calo del valore complessivo, per cui 100 per comprare qualcosa, non vale più 100 ma ne serve il doppio o il triplo.

Fortunatamente esistono vari meccanismi, certo non proprio semplici. Partiamo per affinità dalle crypto. Il Bitcoin potrebbe essere un piano B momentaneo per far passare la tempesta iniziale, sempre che questa passi in fretta. Non è un bene rifugio e la sua volatilità non poggia a suo favore. Tuttavia davanti ad una crisi globale del sistema tradizionale, il prezzo del Bitcoin schizzerebbe in avanti furiosamente e se appunto abbiamo sfruttato il fattore celerità del sistema delle crypto per parare il primo colpo dopo la dipartita del "nostro caro estinto", si può uscire ad esempio sul dollaro americano con una cifra che potrebbe essere benissimo il doppio di quella con cui siamo entrati.

Il Dollaro americano; sicuramente anche questa moneta avrà delle conseguenze, ma non può "morire" e nonostante i debiti siano superiori alle entrate, hanno un potenziale storico che è la domanda interna grazie a 320 milioni di persone e risorse interne (agricole, estrattive eccetera) che le permettono di auto sostenersi.

Titoli di Stato; un azzardo perché dipende da quale stato. Paradossalmente direi quelli Italiani, se non fosse che non te li fanno comprare. In questo caso però occorre muoversi con moltissimo anticipo rispetto agli eventi, perché entrata ed uscita non sono operazioni veloci.

Oro; sicuramente anche dal punto di vista storico, è il bene di fatto più sicuro di tutti, però l'acquisto non è così rapido. Potrebbe essere comunque una opzione da Piano C, dopo aver "switchato" con il piano B

E voi avete altre idee?