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Duca di Reynwald (7 di 7)

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@vittoriozuccala
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Il sogno di...

Il Duca di Reynwald è un uomo immaginario di un regno immaginario in un periodo tra il 700 e l'800 quando le guerre per la supremazia del territorio erano all'ordine del giorno. La saga è raccontata in ogni episodio da protagonisti differenti ma con un unico filo conduttore: il sogno.

Questo è il settimo di sette capitoli raccontato da... beh questa volta lo scoprirete da soli...

Riassunto delle puntate precedenti

Negli scorsi capitoli il Duca di Reynwald si dirige verso la città di Gortash con la quale ingaggia un furibondo scontro frontale; dopo aver ucciso il loro comandante, la città ormai è capitolata. Le truppe sono di fronte alle mura nemiche e si preparano per l'assalto finale.

Dopo aver sbaragliato la fanteria nemica, raccolgo le truppe e attendo l'alba. Nonostante il breve preavviso le difese della città si sono organizzate velocemente. Sicuramente è stato merito del comandante che ha avuto l'onore di essere graziato ieri dalla mia spada.

La notte è trascorsa placidamente. Mi aspettavo una rappresaglia ma non c'è stata alcuna sorpresa. Alle prime luci guido l'assalto verso le mura. Ero preparato alle frecce ma non alla pece che viene colata lungo le mura della città bruciando i miei soldati che, tuttavia, non arretrano.

Dalla mia pelle calda per l'intensa attività fisica, il sudore evapora nell'aria carica di rabbia e furore di battaglia. Dopo aver organizzato l'assalto ed osservato l'avanguardia riversarsi contro le mura, mi dirigo anche io all'assalto di Gortash. Oggi la roccaforte inespugnabile dovrà scrivere un nuovo capitolo della sua storia!

Finalmente battaglia!!

Sprono il mio destriero ma dopo pochi metri i miei muscoli si tendono istintivamente quando il mio cavallo da guerra nitrisce e scarta leggermente di lato; un uomo possente dal petto nudo e senza alcuna protezione sul corpo, si para di fronte a noi con un'ascia in mano.
Decido di risparmiare il mio destriero e scendo dalla sua possente schiena con un balzo.

Dopo una rapida occhiata indagatrice mi avvicino a lui brandendo la spada.

Dalla sua barba, scura ed incolta, si intravede una profonda cicatrice che scende lungo il suo petto; segno di molte battaglie mi induce a stimarlo: so che non devo sottovalutare le sua abilità..

Un motto di soddisfazione mi pervade quando lo vedo sussultare leggermente nel momento in cui mi riconosce. Chissà, forse non si aspettava di vedere che il Duca di Reynwald fosse sempre con i suoi uomini... anche in battaglia... soprattutto in battaglia... in prima linea...

Iniziamo a duellare; prima affondando con rispettoso distacco e poi sempre più violentemente. Le sue abilità con l'ascia sono indiscutibili. Ad ogni colpo si allontana per soppesare la potenza e rotea l'arma sopra il capo per incutere maggior timore sull'avversario.

Lo scontro è cruento. Non ho mai trovato un avversario così capace. Penso che sarà un onore batterlo e pregherò il Dio della Guerra per lui.

Nonostante l'adrenalina scorra copiosamente nelle mie vene, un'angoscia profonda sconquassa il mio corpo quando mi accorgo che qualcosa non va.

TIC! TOC! TIC! TOC!

Sento le gambe pesanti e compio uno sforzo immenso nel concentrarmi sul mio avversario. L'odore pungente del sangue si mescola ad uno strano profumo di caffè ed una nebbia insolita pervade l'ambiente intorno a noi....

TIC! TOC! TIC! TOC!

Un suono ritmico martella dentro la mia testa... prima lontano poi sempre più vicino... e la nebbia si fa sempre più fitta portando un inaspettato calore che contrasta con il freddo autunnale provato in questi giorni.

TIC! TOC! TIC! TOC!

Il mio avversario si scaglia su di me. E' completamente incurante di quel suono martellante che sento solo io.

TIC! TOC! TIC! TOC!

Alza la sua ascia preparandosi per un fendente e tutta la scena arriva al mio occhio al rallentatore. Mano a mano che il ferro della lama cala su di me tutto sembra sbiadire gradualmente... tutto risulta sempre più lontano... dopo qualche frazione di secondo mi ritrovo ad osservare la scena dall'alto, come se non fossi li.

TIC! TOC! TIC! TOC!

"Vittorio!! Dai... la sveglia sta suonando da un'ora. Devi andare al lavoro e ho già messo il caffè sul fuoco. Chiudi il gas e versalo nelle tazzine. Io sono già in ritardo."

Assonnato e con un pizzico di fastidio mi ridesto.

Sono nel mio letto e guardo il viso della donna che mi sta di fronte.

Per un secondo mi perdo nei suoi occhi: ricordo il sogno, la guerra, il fumo e la furia della battaglia...

Sorrido con amarezza pensando a tutto ciò che mi accingevo a fare.

Una parentesi della mia vita se ne è andata e termina con la gloria del guerriero che c'è in me.

Do un bacio alla mia compagna: lei ed il mio lavoro richiedono la mia attenzione giornaliera. Mi alzo e vado a aprire l'acqua della doccia... un'altra giornata mi aspetta.

Era il sogno di Vittorio un semplice ragazzo che ha passato ore a fantasticare di battaglie improbabili con strategia e pianificazione. Un ragazzo che è diventato uomo. A volte ubriaco, ricorda i momenti gloriosi del proprio passato; spesso, come un soldato, teme il futuro ma lo affronta con coraggio; come l'attendente fa del suo meglio perché domani sia migliore di oggi; alla stregua di un capitano si rammarica per ciò che avrebbe potuto fare o non fare; simile ad un paggio si affaccia al mondo talvolta con paura, talvolta con orgoglio ma sempre con attenzione; come un uomo affronta la quotidianità da adulto consapevole delle proprie responsabilità.

Addio sogno. Arrivederci a tutti voi che mi avete seguito in questa avventura.

Oggi sarà un altro giorno! Non certo di sangue ma sicuramente intenso se ne saremo all'altezza!

Con questa ultima puntata posso apporre la parola fine a questa mini saga riesumata da vecchi appunti ritrovati quasi per caso. Come detto nel primo capitolo è frutto di un periodo della mia vita in cui ho passato nottate intere a giocare su TribalWars, un gioco online dalla grafica minimale. L'epilogo di quel periodo fu il conoscere virtualmente due ragazzi, uno di Pordenone ed uno di Follonica. Con questi ragazzi passammo due settimane ad inviarci fogli di excel dove pianificammo nei minimi dettagli lo scontro contro il decimo giocatore in classifica su oltre 4.000 players della piattaforma. E' stato una battaglia epica che durò circa una settimana. Passai le ultime tre notti puntando la sveglia ogni una o due ore, sbloccando il PC sempre acceso, contattando uno dei due ragazzi via Skype e inviando le truppe scrupolosamente pianificate.

Al termine di quell'impresa ne uscii stremato fisicamente e mentalmente e mi sono interrogato se forse... non avessi più l'età per queste cose... E da qui l'epilogo che avete letto.

Con la chiusura di questa mini saga ricordo le persone che involontariamente mi hanno aiutato in questo esperimento:

  • @mad-runner per i consigli sulla piattaforma Steem
  • @mirkon86 per i consigli sulla formattazione e visibilità dei post
  • @charlotteneko per i separatori di testo utilizzati in questi articoli.

Infine ci tengo a precisare che questo post partecipa alla Steempossible Challenge promossa da @ilnegro e @serialfiller nel progetto @steempossible invitando al voto utenti autorevoli.

Spero davvero che vi sia piaciuto leggere i capitoli di questo esperimento tanto quanto a me è piaciuto scriverli. Come sempre attendo con curiosità i vostri commenti!